venerdì 28 settembre 2007

PALESE:SUCCESSO DEL GALA' LIRICO PUCCINIANO "CHIARA FONTANA"

Un successo il Galà lirico pucciniano "Chiara Fontana" organizzato dall'associazione Va.Cul. Po

Talenti palesini premiati per la loro voce

PALESE - Grande successo per la quinta edizione del premio "Chiara Fontana" Galà Lirico Pucciniano, organizzato dall'associazione Va.Cul.Po. La manifestazione si è svolta sabato scorso al Vittoria Parc Hotel, di Palese. Madrina della serata Mariapia Valla, accompagnata dal marito prefetto Raffaele Valla. Nel corso del Galà sono stati ascoltati brani dalle opere Manon Lescaut, Gianni Schicchi, Tosca, Madama Butterfly, La Rondine, Bohème, Suor Angelica e Turandot, eseguiti dal tenore Vito Piscopo e dai soprani Laura De Palma, Vittoria Didonna e Luigia Mancini. Il premio "Chiara Fontana" consistente in tre sculture in pietra leccese di Peppino Saracino, è stato assegnato ai soprano Vittoria Didonna e Stella Roselli e a Damiana Sallustio, mezzo soprano, con motivazioni particolari e personali. Ma chi era Chiara Fontana? Niente più che una donna semplice, umile e modesta; discreta e riservata. Non voleva che si parlasse di sé. Questo il ricodo dei palesini. Forse, compresa dalla sua innata ritrosia, non avrebbe voluto che si celebrasse addirittura un evento lirico in sua memoria. Il marito, Mimì Pantaleo, però, riconoscendole l'amore per la musica ed in particolare quella del maestro Giacomo Puccini, ha voluto ricordarla con la manifestazione, seguita dall'affetto familiare e dai suoi amici e amiche melomani e no. Chiara era nata sul teatro Petruzzelli. Lì vi abitava con la famiglia. Il padre, il commendator Pietro Fontana, una vera istituzione per il celebre Circolo Unione di Bari, nel quale svolgeva il ruolo di maestro di casa, chiese ed ottenne un appartamento attiguo al teatro che fosse funzionale al suo lavoro; appartamento che dava accesso al teatro stesso tanto che Chiara, insieme alla madre Carmela, potesse assistere alle prove e alle recite di opere liriche e concerti. Per lei, in Puccini, ognuno di noi trova il sommo artista e l'uomo di teatro che ha saputo fare della platea la protagonista dei suoi drammi. Un fuoriprogramma è stato dedicato all'ascolto di una esecuzione al pianoforte del tredicenne Pietro Romanazzi, vincitore di saggi regionali e nazionali e del soprano Mary Caringella che ha cantato "Un amore così grande", un brano molto caro a Chiara e, pertanto, a lei dedicato. A conclusione della serata è stato assegnato il premio Sante Piscopo, opera dell'artista Marilena Piscopo alla professoressa Adriana De Serio per l'impegno costante nazionale ed internazionale per la diffusione della musicoterapia. A tutti è stato consegnato un diploma di partecipazione e omaggi floreali offerti da Nicola Achille. Hanno condotto Rosanna Longo e Paolo Lepore. A fare gli onori di casa sono stati il soprano Nora Antonacci, sicura guida del Premio, Michele Milella, presidente dell'associazione e da Mimì Pantaleo con i figli Maria con il marito Mimmo e Piero con la moglie Dina. Un grande applauso è stato dedicato all'indimenticabile Luciano Pavarotti quando Vito Piscopo ha cantato la romanza della Turandot "Nessun dorma" in omaggio al grande tenore scomparso di recente.
Fonte BariSera

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