lunedì 10 settembre 2007

BIO E TIPICO:LA PUGLIA UNISCE L'EUROPA AL MONDO:ILLUSTRATI ALLA FIERA DEL LEVANTE I RISULTATI DI UN PROGETTO PILOTA

BIO E TIPICO: LA PUGLIA UNISCE L’EUROPA AL MONDO
ILLUSTRATI ALLA FIERA DEL LEVANTE
I RISULTATI DI UN PROGETTO PILOTA


«La Puglia, regione d’Europa all’avanguardia nelle produzioni biologiche e tipiche, ha il dovere di partecipare sempre più attivamente alla civiltà dei liberi scambi intensificati dai mercati globalizzati». Il presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola, ha dato così il via ai lavori di Agrimed 2007, intervenendo al convegno di presentazione dei risultati finali di un importante progetto di ricerca sui prodotti biologici e tipici.
Protagonisti della prima sessione della giornata di lavoro, insieme all’Assessorato regionale alle risorse agroalimentari, sono stati l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, un gruppo di docenti del Dipartimento di economia e politica agraria dell’Università di Bari e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, zootecniche e della cooperazione.
Il presidente Lacirignola ha annunciato di aver impegnato la Fiera del Levante a promuovere iniziative di cooperazione internazionale rivolte alla coesione fra la Puglia e le regioni del mondo che producano agroalimenti mediterranei di qualità, per far fronte alla concorrenza sempre più aggressiva dei mercati mondializzati.
«L’avvio di questa strategia - ha precisato - prevede la messa a punto dell’intesa fra Puglia e Sud Australia, entrambe impegnate a realizzare, sia pure in terre e tradizioni differenti, vini, oli di oliva e ortofrutticoli di qualità sempre più elevate e, comunque, gradite soprattutto ai consumatori di Russia, Cina, USA, Emirati Arabi, Egitto».
Al convegno sono intervenuti, in veste di relatori, i dirigenti dell’Assessorato regionale alle risorse agroalimentari, Mauro De Lucia e Antonio Guario, il coordinatore delle ricerche relative al progetto “Bio e Tipico di Puglia”, Fabrizio De Castro, i professori della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, Annalisa De Boni e Rocco Roma, ed i ricercatori dell’Istituto Agronomico Mediterraneo, Pantaleo Greco, Roberta Callieris, Giorgio Marti e Nicola Panaro.
Con un investimento di oltre 900 mila euro, consentito dall’accesso alla “Misura 4.8 del POR-Puglia 2000-2006”, è stato possibile, infine, realizzare una banca dati utile ai produttori. Dati “promozionali”, come li ha definiti De Castro, indispensabili per realizzare prodotti biologici e tipici tradizionali suscettibili dei riconoscimenti UE afferenti ai prodotti DOC e DOP, IGT e IGP.


SERVIZIO RELAZIONI ESTERNE N. 113
Bari, 10 settembre 2007

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