giovedì 19 luglio 2007

DICH.NE CAPOGRUPPO MARGHERITA MASSIMO MAIORANO SULLE UNIONI CIVILI

Sulla questione delle unioni civili, il capogruppo della Margherita al Comune di Bari, Massimo Maiorano, dichiara:

Due giorni fa il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha emanato un atto, nelle sue competenze, che detta le nuove norme alla Ripartizione anagrafica, che dovrà d’ora in poi attenersi ad una Legge del 1989 che disciplina i rapporti di convivenza per i vincoli affettivi. Appare eccessivo, dunque, parlare di “Dico comunali”, in quanto l’atto del Sindaco non ha fatto altro che applicare una legge che già esisteva. La delibera vera e propria sulle unioni civili, invece, non è stata portata avanti, in quanto non si è trovato un accordo fra le diverse posizioni in Commissione Pari Opportunità. Si è in attesa dunque di una legge nazionale, dopo cui si potrà affrontare il dibattito in Aula Consiliare; al momento non ci sono le condizioni per affrontare un sereno dibattito. Auspico che, in quell’occasione, il centro-sinistra raggiunga finalmente una posizione unitaria. La posizione della Margherita, tuttavia, rimane la stessa: la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio è il perno fondamentale della nostra società, e deve essere tutelata e salvaguardata. Dobbiamo aprirci alle nuove situazioni che sono anche esse degne di attenzione, ma questo processo non può prescindere da quelli che sono i fondamentali diritti e doveri della famiglia naturale che è riconosciuta dalla legge come unione legata dal vincolo del matrimonio tra un uomo ed una donna. La famiglia è garantita da diritti che lo Stato le riconosce, ma è anche e soprattutto assoggettata a doveri che sono rappresentati dalla reciproca assistenza, dall'educazione dei figli che in ultima analisi rappresentano la garanzia per noi di assicurarci la vecchiaia. Una istituzione di millenni come il matrimonio è il frutto di considerazioni sagge e ben ponderate che ci hanno consentito di attraversare secoli di storia. Lo Stato dispensa alcuni benefici alle famiglie naturali perché in cambio ottiene la garanzia della conservazione della specie umana. Tutto ciò non significa discriminare le coppie gay o coppie di fatto che possono essere costituite da fidanzati conviventi, persone con affinità di vario genere ecc.; ma non si può equiparare ad una famiglia l'unione di due persone che inviano una raccomandata per dichiarare la loro unione civile e poi ne inviano un'altra per scioglierla.

19/07/2007

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