mercoledì 3 ottobre 2007

QUALE CULTURA IN PUGLIA PER IL PARTITO DEMOCRATICO

QUALE CULTURA IN PUGLIA PER IL PARTITO DEMOCRATICO?
venerdì 5 ottobre ore 18 al “Piccolo Piccinni

Il Cine-Teatro Kursal va all’asta, l’Abeliano sta per subire uno sfratto, che si spera sia scongiurato grazie ad un’annunciata iniziativa comunale, il Kismet denuncia difficoltà analoghe, la Fondazione Piccinni avvia la stagione dei suoi 70 anni e, dopo l’inaugurazione e quattro concerti, la sospende. In Italia circa 150 associazioni musicali, tutte significative neirispettivi territori hanno recentemente chiuso battenti o perso ilcontributo statale. Parlo della musica che conosco di più. Credo, comunque,non stiano meglio prosa, danza, cinema e le altre attività culturali diversedallo spettacolo. Intanto a Bari, in Puglia, e anche aldilà dei confini regionali,sembrano degni di attenzione di testate nazionali e televisioni, e dirimbalzo, della classe politica e delle istituzioni pubbliche, solo gli“ipermarket della cultura e dello spettacolo” e i soli “eventi”. Se stampa e televisione pubblicizzano solo ciò che non ha alcunbisogno di pubblicità, visto che se la fanno da soli, i fondi per la culturaspesso finiscono per sostenere “eventi” che potrebbero benissimo sostenersida soli con sponsorizzazioni commerciali. Bari e dintorni sembrano ultimamente avviate su questa strada. Sperodi sbagliare. Spero, sinceramente di essere smentito. Troppe volte mi ètoccato il ruolo di Cassandra. Senza scomodare la mitologia, basta ricordareil detto andreottiano: “A pensar male non si va in paradiso, ma il più dellevolte ci si azzecca”. Abbiamo, perciò, deciso di incontrarci nel cantiere del Piccolo Piccinni (Via Cifarelli, 28 –Bari – accanto al Conservatorio), venerdì 5alle 18 per dibatterne pubblicamente e liberamente. Il tema: “Quale cultura in Puglia per il partito democratico?” Questo incontro vuole fare il punto dello stato di benessere e/o dimalessere della cultura e dello spettacolo in Puglia. E’ solo l’inizio di undiscorso su cui intendiamo svolgere verifiche con appuntamenti periodici. Vuole aprire un dialogo costruttivo con la classe politica,cominciando dal partito che nasce, perché alla politica vanno anche fornitii mezzi per conoscere i bisogni del Paese. Vuole essere un campanellod’allarme, se occorre, una vetrina di quelli che non hanno voce o ne hannopoca. Chiudo ringraziando la Compagnia Tiberio Fiorilli, la Puglia FilmCommission, l’Associazione Empateia e le omonime Edizioni, che con laFondazione Piccinni hanno condiviso l’onere di organizzare questoincontro-dibattito. Ringrazio i Colleghi che stanno aderendo all’iniziativa. Un ringraziamento a Michele Emiliano che mi ha assicurato lapartecipazione. L’incontro è aperto a quanti amano cultura e teatro. Perinformazioni telefonare al 080 5745761 o al 3355707272. Perché nel cantiere del Piccolo Piccinni? Perché è un embrione diteatro e, come tale, è il primo ad aver diritto a sapere se vale la pena dinascere.
Gianvito Pugliese.

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