sabato 8 dicembre 2007

ANCHE PALESE DICE NO ALLA CENTRALE TURBOGAS DELLA SORGENIA ALLA ZONA INDUSTRIALE DI MODUGNO

L'associazione Polis chiede notizie sui reali rischi per la salute derivanti dall'impianto di ModugnoAnche i palesini dicono no alla centrale

red. pal.
PALESE -
Anche i palesini hanno paura che la realizzazione della centrale termoelettrica di Modiugno possa causare un inquinamento dannoso per la salute.Sulla questione della centrale turbogas l'as_sociazione Polis di Palese invita il Consiglio circoscrizionale ad esprimersi ufficialmente sul problema che coinvolgerà anche la prima Circoscrizione per quanto riguarda l'emis_sione di polveri sottili. Con un documento firmato dal coordinatore Saverio Di Liso, l'as_sociazione mette in risalto una serie di considerazioni scaturite da alcune interrogazioni parlamentari fatte dai deputati "Verdi", Bonelli, Balducci e Francescano.La centrale turbogas da 760megawat del Gruppo Energia/Sorgenia S.p.A si trova a un chilometro dal centro cittadino di Modugno a 800 metri dall'Ospedale San Paolo, a 750 metri dal cono di volo dell'aeroporto Bari/Palese e a un chilometro e mezzo chilometri in linea d'aria dai centri cittadini di Bitonto, Palo del Colle e Bitetto. In questi mesi si sono succedute una serie di inziative di protesta da parte dei comitati e dei cittadini di Modugno che hanno manifestato più volte per dire no alla realizzazione della suddetta centrale a Turbogas."In un recente studio commissionato dall'Unione Europea - raccontano i rappresentanti del comitato - gli scienziati Gatti e Montanari hanno evidenziato in particolare l'estrema pericolosità del Pm0.1, nanoparticelle con diametro inferiore al decimillesimo di millimetro, che la normativa europea finora non aveva considerato rilevanti ai fini della valutazione dell'impatto ambientale degli impianti di emissione (turbogas e inceneritori innanzitutto)". Una centrale a Turbogas come quella in costruzione secondo la Polis significa enorme inquinamento chimico e termico di tutto l' ambiente circostante, che viene irrorato di particelle quali il famoso benzopirene, assolutamente cancerogeno.L'impianto per il suo funzionamento, necessiterà, per il raffreddamento, di 7 miliardi di metri cubi d'acqua all'anno, ed emetterà nei prossimi trent'anni 290 tonnellate all'anno di articolato Pm10 E Pm 2,5, 40 tonnellate di formaldeide CH20, 47 tonnellate all'anno di altri idrocarburi (benzene), 126 tonnellate all'anno di monossido di carbonio."E' evidente - prosegue il documento - che le ricadute inquinanti riguarderanno un'area di circa 20 chilometri di raggio, interessando, quindi, anche il nostro territorio circoscrizionale, il quale, del resto, è già colpito dalle emissioni inquinanti degli aerei che decollano e atterrano nel vicino aeroporto". Alla luce di queste considerazioni - la Polis invita il Consiglio circoscrizionale ad esprimersi quanto prima su tale questione di interesse pubblico e farsi promotore della tutela della salute dei cittadini della Prima Circoscrizione oltre che della difesa dell'ambiente, per garantire una vivibilità anche per le generazioni future.
FONTE:BariSera - Red.Palese

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